L’intervento di protesi all’anca con accesso anteriore è una tecnica chirurgica che prevede l’accesso all’articolazione dell’anca attraverso una piccola incisione nella parte anteriore dell’anca. Questa tecnica consente al chirurgo di evitare la sezione dei muscoli glutei e piriformi e di accedere direttamente alla zona in cui verrà posizionata la protesi. In questo modo si riducono i traumi ai tessuti circostanti e si può procedere con una maggiore precisione e controllo durante l’intervento.
L’approccio diretto anteriore inoltre, riduce la durata dell’intervento e la convalescenza post-operatoria, consentendo ai pazienti di tornare rapidamente alle loro attività quotidiane. Tuttavia, questa tecnica richiede una maggiore esperienza del chirurgo e attrezzature speciali, il che la rende meno diffusa rispetto agli approcci tradizionali.
Abbiamo intervistato il Signor Pierangelo, 69 anni, che nel Novembre dello scorso anno si è sottoposto ad un intervento di protesi d’anca con accesso anteriore, ecco la sua esperienza:
Com’era la sua vita prima dell’operazione all’anca?
“Da anni combattevo con il dolore alla coscia sinistra, facevo fatica a camminare, stare seduto, persino dormire era diventato impossibile. Mi sono sottoposto a visite presso numerosi specialisti e, mio malgrado, nessuno di loro è stato in grado di capire la causa del mio problema. Cercavo di alleviare il dolore con il riposo e gli antidolorifici ma comunque la situazione non migliorava mai”.
Quando ha deciso di rivolgersi al Dottore Regazzola?
“Come dicevo, ho visto più specialisti in passato, ma nessuno di loro è riuscito a dare una soluzione definitiva al mio malessere. Ho pensato che non avrei voluto convivere per sempre con questo dolore e che fosse giusto avere il parere di un ulteriore medico chirurgo. Quando ho conosciuto il Dottor Regazzola sono rimasto sorpreso dal suo modo di fare e dalla sua disponibilità. Ben presto ha capito quale fosse la causa del mio dolore e mi ha invitato a considerare l’operazione come soluzione definitiva.
Il Dottor Regazzola mi ha messo a mio agio e mi ha spiegato nel dettaglio tutto l’iter operatorio e post operatorio così ho deciso di operarmi”.
Com’è andata l’operazione?
“Ero così determinato a stare meglio e così fiducioso nel Dottor Regazzola che la mattina dell’intervento non ebbi paura. Tutti intorno a me erano in pena per l’esito dell’operazione e per ciò che sarebbe successo dopo, ma io, contro ogni previsione, ero davvero sereno”.
“L’intervento è andato per il meglio, ricordo lo stupore negli occhi dei miei cari quanto mi hanno visto in piedi, con l’aiuto delle stampelle, già dopo un giorno dall’operazione. Per circa un mese ho utilizzato le stampelle, prima entrambe e poi solo una, per non sforzare troppo l’articolazione, ma ad oggi mi muovo liberamente senza alcun supporto”.
Cosa direbbe a chi, come lei, dovrà sottoporsi ad un intervento di protesi all’anca?
“Innanzitutto consiglierei a chiunque di non aspettare troppo a lungo, se ci sono i presupposti per operare è giusto risolvere il problema all’origine e ritornare a vivere serenamente. Limitarsi nei movimenti e prendere antinfiammatori sono solo soluzioni momentanee quindi perché protrarre questo disagio? Inoltre, condurre una vita sedentaria per paura di affaticarsi troppo o a causa del dolore non porterà nessun beneficio all’anca già malata”
“Affidarmi al dottor Regazzola è stata la scelta migliore che potessi fare, già dalla prima visita ho visto in lui un professionista dotato di un’umanità eccezionale. Il modo in cui mi ha spiegato tutto in maniera chiara e come ha ascoltato i miei dubbi hanno fatto sì che io mi sentissi completamente a mio agio nelle sue mani.”
“Vorrei consigliare vivamente a tutti il Dottor Regazzola affinché vivano la mia stessa soddisfazione nel ritornare a muovermi serenamente.”
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