Le terapie a base di cellule staminali vengono definite rigenerative perché hanno lo scopo di riparare i tessuti danneggiati attraverso la rigenerazione delle cellule del tessuto stesso. Gli studi condotti negli ultimi anni hanno dimostrato una grande presenza di cellule staminali all’interno del corpo umano e altrettanti interessanti studi sono stati fatti in merito al loro utilizzo.

Cosa sono le cellule staminali?

Le cellule staminali sono cellule primitive “non specializzate” che hanno la capacità di auto-rinnovarsi e moltiplicarsi per un lungo periodo di tempo. In determinate condizioni, possono essere indotte a differenziarsi in cellule specializzate con funzioni distinte, ed è per questo che vengono impiegate in campo ortopedico al fine di indirizzarle alla rigenerazione di tessuti danneggiati come cartilagine, ossa e muscoli. Ad oggi, gli scienziati si concentrano principalmente su due tipi di cellule staminali: quelle embrionali (pluripotenti), che moltiplicandosi possono dare origine a tutti i tipi cellule, e le cellule staminali adulte (contenute nel nostro corpo) che sono cellule semi-specializzate.

Mentre le cellule staminali adulte si ottengono dal tessuto umano vivente, le cellule staminali embrionali vengono prelevate da embrioni umani che sono stati fecondati in laboratorio o in vitro. La fonte più comune alla quale si attinge per prelevare cellule staminali adulte è il midollo osseo, altre fonti sono il sangue e il tessuto adiposo, ma anche il cervello, il derma e la polpa dentaria. Ricchissimo di staminali è anche il cordone ombelicale.

Come vengono prelevate le cellule staminali adulte?

Esistono due metodi per prelevare cellule staminali:

  • Trapianto autologo (il paziente è donatore e ricevente allo stesso tempo);
  • Trapianto allogenico (prelievo di cellule da un donatore compatibile);

Prelievo di cellule staminali dal midollo osseo

Come abbiamo detto, un’importante fonte di cellule staminali è il midollo osseo, le infiltrazioni a base di cellule staminali da midollo osseo (terapia del midollo osseo concentrato – BMAC), sono alla base delle terapie rigenerative poiché in grado di guarire lesioni e ricostruire tessuti danneggiati.
Per il prelievo di cellule staminali da midollo osseo si esegue con una piccola anestesia locale. Successivamente, il medico aspira il midollo dall’osso mediante punture delle creste iliache (ossa del bacino), oppure a livello tibiale dove l’osso è ricco di osso spugnoso. Il prelievo dura alcuni secondi e non comporta alcun danno al donatore. Il materiale prelevato viene immediatamente iniettato nell’articolazione da curare, infine, le cellule staminali rilasciano fattori di crescita dando così inizio alla risposta rigenerativa. L’intero processo richiede circa 30 minuti e i pazienti vanno a casa al termine del trattamento. La maggior parte dei pazienti nota segni di miglioramento entro 2-6 settimane dopo l’infiltrazione.

Prelievo di cellule staminali dal tessuto adiposo

Il prelievo di cellule staminali da tessuto adiposo avviene tramite un piccolo intervento di liposuzione (generalmente localizzato nell’addome), con il quale si ottiene un prodotto “grezzo” che viene poi purificato, al fine di estrarne le cellule staminali mesenchimali. Sarà poi iniettato nell’articolazione malata, come una normale infiltrazione. Le cellule staminali del tessuto adiposo (Adipose Stem Cell – ASC) una volta innestate nell’organismo, sono in grado di migliorare la lubrificazione del comparto intrarticolare, aumentare la distanza tra i capi articolari riducendo l’attrito e la conseguente infiammazione. La letteratura internazionale non ha dimostrato ancora in modo evidente la rigenerazione dei tessuti.

Infiltrazioni di cellule staminali

L’impiego delle cellule staminali in ortopedia trova luogo specialmente nel trattamento delle lesioni della cartilagine e nell’artrosi iniziale e moderata che provocano dolore e difficoltà nel movimento. Grazie alle infiltrazioni di cellule staminali è possibile aiutare il tessuto cartilagineo, affetto da artrosi in fase iniziale o intermedia, a ritardare un intervento di protesi.
Dal momento che questo tipo di pratiche sono rivolte principalmente a pazienti affetti da artrosi di livello iniziale o intermedio, è necessario effettuare una visita ortopedica e conseguentemente una radiografia per studiare il grado di usura dell’articolazione malata. Il primo beneficio che il paziente avverte una volta effettuata l’infiltrazione è la riduzione di dolore, per poi vedere migliorata la funzionalità dell’arto interessato. Rispetto all’acido ialuronico, che ha funzione di lubrificare l’articolazione e facilitare lo scivolamento dei tessuti, quella con cellule staminali è una terapia rigenerativa, che mira a riempire i danni dell’articolazione, con risultati più duraturi nel tempo rispetto all’acido ialuronico.

Le tecniche rigenerative possono aiutarti a combattere l’artrosi senza dover ricorrere alla chirurgia. Come avrai letto, sono tecniche indolore e all’avanguardia che ti permetteranno di dire addio a dolore e infiammazione. Prenota una visita presso il Dottor Regazzola, insieme valuteremo la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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