La protesi di anca è forse l’intervento ortopedico con il più alto tasso di successo. L’operazione viene eseguita in anestesia spinale e sedazione (il paziente non vede e non sente nulla), con tecnica mini-invasiva che prevede una piccola incisione nella regione anteriore della coscia. Questa tecnica permette di preservare i muscoli, separandoli tra loro senza distaccarli, riducendo così il dolore post-operatorio.

L’articolazione malata viene sostituita con impianti di ultima generazione, resistenti all’usura e capaci di durare, nella maggior parte dei casi, per tutta la vita del paziente senza necessità di revisioni chirurgiche.

L’intervento dura circa 60 minuti e garantisce un minore dolore post-operatorio e un minor rischio di lussazione della protesi. La letteratura internazionale riporta un recupero più rapido nelle prime 6-8 settimane, riducendo il rischio di complicanze.

Movimenti da evitare assolutamente

Nel periodo post-operatorio, è importante seguire alcune regole per evitare che la protesi si lussi. La lussazione della protesi di anca avviene per movimenti estremi e improvvisi, causando una dislocazione dell’impianto. È un evento molto raro (inferiore al 2% dei pazienti operati) e il rischio diminuisce progressivamente dopo i primi tre mesi.

Ecco alcuni movimenti vietati protesi anca:

  • Non piegare l’anca oltre i 90 gradi;
  • Non incrociare le gambe mentre si è seduti;
  • Evitare torsioni improvvise dell’anca o del busto;
  • Non inclinarsi in avanti improvvisamente per raccogliere oggetti da terra;
  • Evitare sedute su divani o sedie molto basse.

 

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Posizioni e posture da evitare nella vita quotidiana

Nel post-operatorio, non si utilizzano tutori o strumenti di contenzione. Il paziente inizia subito la fisioterapia per recuperare la corretta meccanica del passo e la mobilizzazione attiva dell’anca.

Per evitare posture sbagliate protesi anca, è consigliato:

  • Evitare di dormire su un fianco senza supporto adeguato;
  • Utilizzare un cuscino ergonomico tra le gambe per mantenere l’anca in posizione neutra;
  • Scegliere sedie con schienale rigido e altezza adeguata per evitare sforzi eccessivi.

 

Attività quotidiane: cosa modificare

Il fisioterapista spiega al paziente quali sono i movimenti corretti per infilarsi calze e pantaloni, come allacciarsi le scarpe e raccogliere oggetti da terra.

Il paziente inizia da subito la fisioterapia con l’obiettivo di recuperare la corretta meccanica del passo, il cammino con passo alternato e la mobilizzazione attiva dell’anca. Gli esercizi di rinforzo muscolare sono decisi insieme al chirurgo: è consigliato evitare di eseguire esercizi che possano infiammare tendini e muscoli, cosa che potrebbe rallentare il recupero funzionale.

Per evitare problemi, ecco alcune precauzioni protesi anca:

  • Salire e scendere le scale con cautela, preferibilmente utilizzando un corrimano;
  • Indossare scarpe e calze con l’ausilio di strumenti come il calzascarpe lungo;
  • Evitare il sollevamento di carichi pesanti che possano compromettere la stabilità della protesi;
  • Utilizzare supporti come alza-WC o maniglie di sostegno in bagno.

Dopo poche settimane dall’intervento, il paziente è in grado di camminare senza stampelle, guidare e fare passeggiate di 15-20 minuti senza sforzi eccessivi.

E` possibile fare cyclette e ginnastica in acqua appena la ferita è completamente guarita dopo rimozione dei punti di sutura, generalmente dopo 15 giorni dall`intervento.

 

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Sport e attività fisica: cosa evitare e cosa praticare

Dopo uno o due mesi, il paziente con la protesi di anca può tornare a svolgere le attività sportive che ama, dalle camminate in montagna al tennis, dal golf alla bicicletta. Alcuni pazienti ritornano ad eseguire attività sportive impegnative come lo sci, arti marziali, l’arrampicata e la corsa. Tuttavia vi sono alcuni sport che è consigliato non fare prima di questo periodo.

Sport vietati protesi anca:

  • Corsa;
  • Sport di contatto (calcio, rugby, arti marziali);
  • Sci e arrampicata.

In questa fase, è importante costruire un buon tono muscolare per evitare dolori articolari e ridurre il rischio di lussazione. Si consigliano esercizi di ginnastica dolce e progressivamente attività di rinforzo muscolare in palestra per recuperare modo progressivo la forza e la resistenza allo sforzo fisico.

 

Errori da evitare durante la riabilitazione

Durante la riabilitazione post-operatoria, bisogna evitare errori comuni che possono compromettere il recupero.

I principali errori riabilitazione protesi anca includono:

  • Non seguire il piano di fisioterapia consigliato dal medico;
  • Eseguire movimenti non ancora consentiti, rischiando infiammazioni e rallentando il recupero;
  • Ignorare segnali di allarme protesi anca, come dolore persistente o gonfiore eccessivo.

In caso di lussazione della protesi di anca, è necessario un intervento medico immediato per la sua riduzione in pronto soccorso o sala operatoria.

In caso di primo evento di lussazione non si eseguono altri trattamenti se non la fisioterapia e l`utilizzo di tutore per 6 settimane. Qualora ci fossero altri eventi lussativi, è possibile che sia richiesto un nuovo intervento chirurgico per correggere il posizionamento delle componenti ( acetabolo o stelo femorale) oppure entrambi. In alcuni casi è necessario cambiare la tipologia di impianto con protesi che riducano il rischio di lussazione.

 

Conclusione

L’intervento di protesi di anca con tecnica mini-invasiva permette un recupero rapido e riduce il rischio di lussazione. Questo consente al paziente di riprendere tutte le attività quotidiane con sicurezza.

Per ottenere un recupero ottimale, è fondamentale:

  • Evitare di accavallare le gambe;
  • Non sedersi su sedute troppo basse;
  • Seguire il piano di riabilitazione consigliato dal chirurgo e dal fisioterapista.

 

FAQ – Domande frequenti

Quanto tempo è necessario per tornare alle normali attività?
Dopo poche settimane si può camminare senza stampelle e guidare. Dopo 1-2 mesi, è possibile riprendere molte attività quotidiane, mentre il recupero completo richiede circa 6 mesi.

Si possono fare movimenti come accavallare le gambe?
Nei primi mesi è assolutamente da evitare per prevenire la lussazione della protesi.

Quali sono i rischi principali dopo l’operazione?
I principali rischi includono infezioni, lussazioni e infiammazioni tendinee, riducibili con una corretta riabilitazione.

Come gestire il dolore post-operatorio?
Il dolore si controlla con farmaci analgesici e con una fisioterapia mirata al recupero della mobilità.

 

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L’intervento di protesi di anca, eseguito con tecnica mini-invasiva, ha un elevato tasso di successo e permette di tornare rapidamente a una vita normale.

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