La protesi di anca è forse l’intervento ortopedico con il più alto tasso di successo. L’operazione viene eseguita in anestesia spinale e sedazione (il paziente non vede e non sente nulla), con tecnica mini-invasiva che prevede una piccola incisione nella regione anteriore della coscia. Questa tecnica permette di preservare i muscoli, separandoli tra loro senza distaccarli, riducendo così il dolore post-operatorio.
L’articolazione malata viene sostituita con impianti di ultima generazione, resistenti all’usura e capaci di durare, nella maggior parte dei casi, per tutta la vita del paziente senza necessità di revisioni chirurgiche.
L’intervento dura circa 60 minuti e garantisce un minore dolore post-operatorio e un minor rischio di lussazione della protesi. La letteratura internazionale riporta un recupero più rapido nelle prime 6-8 settimane, riducendo il rischio di complicanze.
Contenuti
Contenuti
- 1 Movimenti da evitare assolutamente
- 2 Posizioni e posture da evitare nella vita quotidiana
- 3 Attività quotidiane: cosa modificare
- 4 Sport e attività fisica: cosa evitare e cosa praticare
- 5 Errori da evitare durante la riabilitazione
- 6 Conclusione
- 7 FAQ – Domande frequenti
- 8 PRENOTA UN APPUNTAMENTO ORA
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- 8.0.2 Come prepararsi ad un intervento di chirurgia ortopedica
- 8.0.3 Innovazioni in ambito ortopedico per un recupero più rapido
- 8.0.4 Intervento di protesi all’anca con accesso anteriore: l’esperienza di Pierangelo
- 8.0.5 L’intervento di revisione di protesi d’anca
- 8.0.6 Intervento di protesi all’anca con accesso anteriore
- 8.0.7 Allenarsi dopo le vacanze: tempi e modi per evitare traumi
Movimenti da evitare assolutamente
Nel periodo post-operatorio, è importante seguire alcune regole per evitare che la protesi si lussi. La lussazione della protesi di anca avviene per movimenti estremi e improvvisi, causando una dislocazione dell’impianto. È un evento molto raro (inferiore al 2% dei pazienti operati) e il rischio diminuisce progressivamente dopo i primi tre mesi.
Ecco alcuni movimenti vietati protesi anca:
- Non piegare l’anca oltre i 90 gradi;
- Non incrociare le gambe mentre si è seduti;
- Evitare torsioni improvvise dell’anca o del busto;
- Non inclinarsi in avanti improvvisamente per raccogliere oggetti da terra;
- Evitare sedute su divani o sedie molto basse.
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Posizioni e posture da evitare nella vita quotidiana
Nel post-operatorio, non si utilizzano tutori o strumenti di contenzione. Il paziente inizia subito la fisioterapia per recuperare la corretta meccanica del passo e la mobilizzazione attiva dell’anca.
Per evitare posture sbagliate protesi anca, è consigliato:
- Evitare di dormire su un fianco senza supporto adeguato;
- Utilizzare un cuscino ergonomico tra le gambe per mantenere l’anca in posizione neutra;
- Scegliere sedie con schienale rigido e altezza adeguata per evitare sforzi eccessivi.
Attività quotidiane: cosa modificare
Il fisioterapista spiega al paziente quali sono i movimenti corretti per infilarsi calze e pantaloni, come allacciarsi le scarpe e raccogliere oggetti da terra.
Il paziente inizia da subito la fisioterapia con l’obiettivo di recuperare la corretta meccanica del passo, il cammino con passo alternato e la mobilizzazione attiva dell’anca. Gli esercizi di rinforzo muscolare sono decisi insieme al chirurgo: è consigliato evitare di eseguire esercizi che possano infiammare tendini e muscoli, cosa che potrebbe rallentare il recupero funzionale.
Per evitare problemi, ecco alcune precauzioni protesi anca:
- Salire e scendere le scale con cautela, preferibilmente utilizzando un corrimano;
- Indossare scarpe e calze con l’ausilio di strumenti come il calzascarpe lungo;
- Evitare il sollevamento di carichi pesanti che possano compromettere la stabilità della protesi;
- Utilizzare supporti come alza-WC o maniglie di sostegno in bagno.
Dopo poche settimane dall’intervento, il paziente è in grado di camminare senza stampelle, guidare e fare passeggiate di 15-20 minuti senza sforzi eccessivi.
E` possibile fare cyclette e ginnastica in acqua appena la ferita è completamente guarita dopo rimozione dei punti di sutura, generalmente dopo 15 giorni dall`intervento.
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Sport e attività fisica: cosa evitare e cosa praticare
Dopo uno o due mesi, il paziente con la protesi di anca può tornare a svolgere le attività sportive che ama, dalle camminate in montagna al tennis, dal golf alla bicicletta. Alcuni pazienti ritornano ad eseguire attività sportive impegnative come lo sci, arti marziali, l’arrampicata e la corsa. Tuttavia vi sono alcuni sport che è consigliato non fare prima di questo periodo.
Sport vietati protesi anca:
- Corsa;
- Sport di contatto (calcio, rugby, arti marziali);
- Sci e arrampicata.
In questa fase, è importante costruire un buon tono muscolare per evitare dolori articolari e ridurre il rischio di lussazione. Si consigliano esercizi di ginnastica dolce e progressivamente attività di rinforzo muscolare in palestra per recuperare modo progressivo la forza e la resistenza allo sforzo fisico.
Errori da evitare durante la riabilitazione
Durante la riabilitazione post-operatoria, bisogna evitare errori comuni che possono compromettere il recupero.
I principali errori riabilitazione protesi anca includono:
- Non seguire il piano di fisioterapia consigliato dal medico;
- Eseguire movimenti non ancora consentiti, rischiando infiammazioni e rallentando il recupero;
- Ignorare segnali di allarme protesi anca, come dolore persistente o gonfiore eccessivo.
In caso di lussazione della protesi di anca, è necessario un intervento medico immediato per la sua riduzione in pronto soccorso o sala operatoria.
In caso di primo evento di lussazione non si eseguono altri trattamenti se non la fisioterapia e l`utilizzo di tutore per 6 settimane. Qualora ci fossero altri eventi lussativi, è possibile che sia richiesto un nuovo intervento chirurgico per correggere il posizionamento delle componenti ( acetabolo o stelo femorale) oppure entrambi. In alcuni casi è necessario cambiare la tipologia di impianto con protesi che riducano il rischio di lussazione.
Conclusione
L’intervento di protesi di anca con tecnica mini-invasiva permette un recupero rapido e riduce il rischio di lussazione. Questo consente al paziente di riprendere tutte le attività quotidiane con sicurezza.
Per ottenere un recupero ottimale, è fondamentale:
- Evitare di accavallare le gambe;
- Non sedersi su sedute troppo basse;
- Seguire il piano di riabilitazione consigliato dal chirurgo e dal fisioterapista.
FAQ – Domande frequenti
Quanto tempo è necessario per tornare alle normali attività?
Dopo poche settimane si può camminare senza stampelle e guidare. Dopo 1-2 mesi, è possibile riprendere molte attività quotidiane, mentre il recupero completo richiede circa 6 mesi.
Si possono fare movimenti come accavallare le gambe?
Nei primi mesi è assolutamente da evitare per prevenire la lussazione della protesi.
Quali sono i rischi principali dopo l’operazione?
I principali rischi includono infezioni, lussazioni e infiammazioni tendinee, riducibili con una corretta riabilitazione.
Come gestire il dolore post-operatorio?
Il dolore si controlla con farmaci analgesici e con una fisioterapia mirata al recupero della mobilità.