Abbiamo intervistato il signor Aldo, in attesa dell’operazione di protesi parziale al ginocchio, per parlare dell’incontro con Regazzola e quali sono i dubbi riguardo l’intervento che affronterà subito dopo l’estate.
Aldo ha 62 anni e un passato da sportivo: ha giocato a basket e pallavolo per anni quando era ragazzo e ancora oggi si tiene attivo dedicandosi alle escursioni in montagna, una delle sue passioni.
Aldo non è nuovo agli interventi chirurgici, ne ha subiti diversi nel corso della sua vita a causa di incidenti sportivi e non, e quello al ginocchio con il Dott. Regazzola non lo preoccupa. O meglio, Aldo sa bene che sottoporsi a un intervento chirurgico non è una passeggiata ma ha fiducia nel Dott. Regazzola e soprattutto nella propria forza di volontà, fondamentale per un recupero più veloce e completo.
Buongiorno Aldo, ci racconta che succede col suo ginocchio?
Due anni fa stavo vendemmiando e sono saltato da un muretto per prendere un secchio; cadendo, il piede si è piegato all’interno rompendo il tendine del quadricipite della gamba destra. Mi sono sottoposto a un’operazione per ripararlo che mi ha danneggiato il menisco, causando dolore al ginocchio che ho iniziato ad avvertire soprattutto quando scendevo dalla montagna durante le passeggiate.
Una volta compreso che il problema andava affrontato quanto prima, ho seguito il consiglio di un mio amico di escursioni, anche lui alle prese con problemi al ginocchio; nel suo caso la protesi è stata completa e l’operazione ha portato a risultati strabilianti con un ottimo recupero. Il dott Regazzola ha seguito il suo caso e lo stesso ha fatto con il mio, studiando la mia storia clinica ricca di ecografie e risonanze per poi consigliarmi una protesi monocompartimentale. Si tratta di una protesi parziale che va a sostituire le parti del ginocchio danneggiate per riallinearlo e risolvere il dolore, ripristinando la stabilità.
Lei è stato uno sportivo e tuttora segue uno stile di vita dinamico, ha anche subito diversi interventi. Ha avuto qualche dubbio o paura legata all’intervento di protesi?
Sottoporsi a un intervento è uno stress sia fisico che mentale, avendone subiti diversi nel corso della vita l’ansia totale della prima volta è sparita, ma ciò non significa che le preoccupazioni o le domande non esistano.
Ho avuto testimonianza di persone attorno a me che si sono sottoposte a questo tipo di intervento con risultati incredibili: mio suocero e mia madre hanno subito un intervento di protesi completa, il mio amico con cui faccio spesso escursioni e a un certo punto non poteva più partecipare per via del dolore al ginocchio, si è operato e a cinque mesi dall’operazione sta bene, già dopo pochi giorni dall’intervento poteva scendere le scale con l’aiuto delle stampelle.
Quello che secondo me fa davvero la differenza è il post intervento: fare fisioterapia, affrontare il dolore, aspettare per guarire completamente, per alcuni possono tramutarsi in grossi ostacoli psicologici. Per fortuna mi è sempre piaciuto fare sport e muovermi, per cui so di dovermi impegnare con la riabilitazione per poter tornare in montagna, a passeggiare o andare in bici come ho sempre fatto. Tutto sta nell’atteggiamento: avere paura e domande è più che legittimo, ma una volta fugati i dubbi è importante capire che da pazienti abbiamo un ruolo attivo nella riuscita dell’intervento, perché l’inserimento della protesi è solo una parte del percorso. E io sono pronto a seguire tutti i consigli del Dott.Regazzola, dei fisioterapisti e di chiunque si prenderà cura di me dopo l’intervento.
Pensa che avere avuto un parere dalle persone a lei vicine sia stato utile, quindi? E con il Dott. Regazzola, invece, come si è trovato?
Certo, avere davanti agli occhi una testimonianza in carne e ossa aiuta ad alleviare la preoccupazione che, ripeto, è più che lecita. Viviamo ormai in un momento storico in cui la tecnologia è sempre più precisa e affidabile, i chirurghi conoscono le tecniche più all’avanguardia proprio come il Dott. Regazzola, quindi la certezza di essere in buone mani non si discute. Di sicuro stabilire un rapporto con il chirurgo è il primo passo per comprendere meglio ciò che ci aspetta e ottenere risposte alle domande, soprattutto a quelle che necessitano di spiegazione da parte di un professionista. Il Dott. Regazzola è un chirurgo giovane ed esperto in chirurgia robotica e protesica, ha studiato all’estero e ha tanta esperienza. A livello umano infonde calma e sicurezza, risponde con precisione alle domande e chiarisce con il paziente ogni aspetto dell’operazione, anche ciò che concerne il post operatorio.
Con lui si ha la certezza di avere a che fare con un professionista stimato che ama il suo lavoro e lo fa molto bene, con me è stato bravo a spiegare il motivo dell’esigenza di una protesi parziale e in che modo questa fosse la soluzione migliore al mio specifico problema.
Ha qualche consiglio da dare a chi deve sottoporsi all’intervento di protesi al ginocchio?
Ribadisco l’importanza dell’impegno in fase riabilitativa e suggerisco a tutti di mantenere uno stile di vita sano e fare attività fisica. Conoscere nello specifico l’operazione vi aiuterà a comprendere meglio, non abbiate paura di fare domande e cercare un confronto con chi ci è passato prima di voi.
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