Il nostro studio è dotato di protocollo anti-COVID.
La sostituzione totale del ginocchio è uno degli interventi di maggior successo nella chirurgia ortopedica perché consente alle persone di riprendere una vita attiva senza dolore cronico al ginocchio. Sebbene la maggior parte delle protesi totali di ginocchio risolvono in via definitiva, nel tempo problemi come l’usura o l’allentamento dell’impianto possono richiedere una procedura di revisione per sostituire i componenti originali con un secondo intervento. In questa procedura, il medico rimuove alcune o tutte le parti della protesi originale e le sostituisce con quelle nuove. Sebbene entrambe le procedure abbiano lo stesso obiettivo – alleviare il dolore e migliorare la funzione – la chirurgia di revisione è diversa dalla sostituzione totale primaria del ginocchio. È una procedura più lunga e complessa che richiede una pianificazione approfondita e impianti e strumenti specializzati per ottenere un buon risultato. In alcuni casi, solo un impianto o un componente della protesi deve essere rivisto. Altre volte, tutti e tre i componenti – femorale, tibiale e rotuleo – devono essere rimossi o sostituiti e l’osso intorno al ginocchio deve essere ricostruito con aumenti (pezzi di metallo che sostituiscono l’osso mancante) o innesto osseo. Durante l’intervento viene rimossa la vecchia protesi, si ripulisce il ginocchio e si applica la seconda protesi.
Invasivo
Il paziente è in grado di alzarsi e di camminare già a 4 ore dall’intervento, seguendo il protocollo Fast Track, e la degenza ha una durata di 2-5 giorni. Nelle fasi iniziali della ripresa si utilizzano due stampelle per facilitare la camminata, quindi una stampella sola o un bastone per poi tornare a camminare in autonomia nell’arco di poco tempo.
Nelle settimane successive all’intervento, la fisioterapia è fondamentale per ottenere un miglior risultato, da combinare con l’assunzione di antidolorifici per controllare il dolore e poter eseguire in maniera corretta gli esercizi riabilitativi.
Le attività del quotidiano si recuperano in 3-6 settimane di tempo, con una riduzione completa del dolore dopo le prime 6-12 settimane. Si torna a una buona buona funzionalità in tre mesi.
La sostituzione totale del ginocchio è uno degli interventi di maggior successo nella chirurgia ortopedica perché consente alle persone di riprendere una vita attiva senza dolore cronico al ginocchio. Sebbene la maggior parte delle protesi totali di ginocchio risolvono in via definitiva, nel tempo problemi come l’usura o l’allentamento dell’impianto possono richiedere una procedura di revisione per sostituire i componenti originali con un secondo intervento. In questa procedura, il medico rimuove alcune o tutte le parti della protesi originale e le sostituisce con quelle nuove. Sebbene entrambe le procedure abbiano lo stesso obiettivo – alleviare il dolore e migliorare la funzione – la chirurgia di revisione è diversa dalla sostituzione totale primaria del ginocchio. È una procedura più lunga e complessa che richiede una pianificazione approfondita e impianti e strumenti specializzati per ottenere un buon risultato. In alcuni casi, solo un impianto o un componente della protesi deve essere rivisto. Altre volte, tutti e tre i componenti – femorale, tibiale e rotuleo – devono essere rimossi o sostituiti e l’osso intorno al ginocchio deve essere ricostruito con aumenti (pezzi di metallo che sostituiscono l’osso mancante) o innesto osseo. Durante l’intervento viene rimossa la vecchia protesi, si ripulisce il ginocchio e si applica la seconda protesi.
Invasivo
Il paziente è in grado di alzarsi e di camminare già a 4 ore dall’intervento, seguendo il protocollo Fast Track, e la degenza ha una durata di 2-5 giorni. Nelle fasi iniziali della ripresa si utilizzano due stampelle per facilitare la camminata, quindi una stampella sola o un bastone per poi tornare a camminare in autonomia nell’arco di poco tempo.
Nelle settimane successive all’intervento, la fisioterapia è fondamentale per ottenere un miglior risultato, da combinare con l’assunzione di antidolorifici per controllare il dolore e poter eseguire in maniera corretta gli esercizi riabilitativi.
Le attività del quotidiano si recuperano in 3-6 settimane di tempo, con una riduzione completa del dolore dopo le prime 6-12 settimane. Si torna a una buona buona funzionalità in tre mesi.
Durante l’intervento di sostituzione totale dell’anca primaria, l’articolazione dell’anca viene sostituita con un impianto o una protesi realizzata con componenti in metallo, plastica e/o ceramica. Nel caso in cui l’impianto della prima protesi fallisca o ci sia usura, si procede con la rimozione e la sua sostituzione. I danni alle ossa e la compromissione dei tessuti molli intorno all’anca possono rendere l’intervento di revisione più complesso. Nella maggior parte delle revisioni, il medico utilizzerà impianti specializzati progettati per compensare l’osso danneggiato e i tessuti molli. Fra i motivi che rendono necessario la sostituzione c’e` l`usura delle componenti protesiche, la mobilizzazione asettica, l’infezione, l`instabilità, la frattura dell’osso che circonda la protesi. Dopo un’attenta analisi dello stato neuro-vascolare dell’arto, della dismetria degli arti e dell’entità della perdita di ossa, si procede alla rimozione l’impianto fallito, la pulizia dei detriti, il reimpianto della nuova protesi. In caso di protesi infette di procede con la mobilizzazione settica protesica, che richiede un ulteriore intervento.
Invasivo
Il paziente è in grado di alzarsi e di camminare già a 4 ore dall’intervento, seguendo il protocollo Fast Track, e la degenza ha una durata di 2-5 giorni. Nelle fasi iniziali della ripresa si utilizzano due stampelle per facilitare la camminata, quindi una stampella sola o un bastone per poi tornare a camminare in autonomia nell’arco di poco tempo.
Nelle settimane successive all’intervento, la fisioterapia è fondamentale per ottenere un miglior risultato, da combinare con l’assunzione di antidolorifici per controllare il dolore e poter eseguire in maniera corretta gli esercizi riabilitativi.
Le attività del quotidiano si recuperano in 3-6 settimane di tempo, con una riduzione completa del dolore dopo le prime 6-12 settimane. Si torna a una buona buona funzionalità in tre mesi.
Durante l’intervento di sostituzione totale dell’anca primaria, l’articolazione dell’anca viene sostituita con un impianto o una protesi realizzata con componenti in metallo, plastica e/o ceramica. Nel caso in cui l’impianto della prima protesi fallisca o ci sia usura, si procede con la rimozione e la sua sostituzione. I danni alle ossa e la compromissione dei tessuti molli intorno all’anca possono rendere l’intervento di revisione più complesso. Nella maggior parte delle revisioni, il medico utilizzerà impianti specializzati progettati per compensare l’osso danneggiato e i tessuti molli. Fra i motivi che rendono necessario la sostituzione c’e` l`usura delle componenti protesiche, la mobilizzazione asettica, l’infezione, l`instabilità, la frattura dell’osso che circonda la protesi. Dopo un’attenta analisi dello stato neuro-vascolare dell’arto, della dismetria degli arti e dell’entità della perdita di ossa, si procede alla rimozione l’impianto fallito, la pulizia dei detriti, il reimpianto della nuova protesi. In caso di protesi infette di procede con la mobilizzazione settica protesica, che richiede un ulteriore intervento.
Invasivo
Il paziente è in grado di alzarsi e di camminare già a 4 ore dall’intervento, seguendo il protocollo Fast Track, e la degenza ha una durata di 2-5 giorni. Nelle fasi iniziali della ripresa si utilizzano due stampelle per facilitare la camminata, quindi una stampella sola o un bastone per poi tornare a camminare in autonomia nell’arco di poco tempo.
Nelle settimane successive all’intervento, la fisioterapia è fondamentale per ottenere un miglior risultato, da combinare con l’assunzione di antidolorifici per controllare il dolore e poter eseguire in maniera corretta gli esercizi riabilitativi.
Le attività del quotidiano si recuperano in 3-6 settimane di tempo, con una riduzione completa del dolore dopo le prime 6-12 settimane. Si torna a una buona buona funzionalità in tre mesi.
Gli interventi di revisione delle protesi all’anca o al ginocchio sono procedure
che richiedono un attenta pianificazione da parte del chirurgo.
Per la revisione della protesi di ginocchio e di anca
Si esegue una accurata valutazione clinica del paziente e si visionano gli esami radiologici. Se fossero necessari esami di approfondimento, viene fissata al paziente una seconda visita.
Si informa il paziente del tipo di intervento, delle tempistiche di ricovero. Viene messo in lista d’attesa e verrà contattato dalla segreteria di dipartimento.
Il paziente si reca in ospedale. Dovrà portare con se gli effetti personali, biancheria intima, pigiama, ecc.
Dovrà essere a digiuno dalla mezzanotte.
Il paziente verrà accompagnato in sala operatoria dove verrà eseguita l’anestesia e l’intervento chirurgico. Al termine verrà tenuto in osservazione per qualche tempo in recovery room e poi verrà trasferito nella propria stanza in reparto e inizia il protocollo Fast Track.
In media da 3 a 5 giorni. La dimissione avviene presso il proprio domicilio nella maggior parte dei casi. In casi selezionati il paziente viene inviato in un centro di riabilitazione.
Si prosegue la fisioterapia come indicata in reparto, si utilizzano le stampelle per camminare, si esegue la profilassi per la trombosi venosa profonda (TVP) per 35 giorni.
7-10 giorni dalla demissione: Prima medicazioni.
20 giorni dopo l’intervento: Rimozione punti di sutura.
6 settimane dopo l’intervento: Controllo e RX.
3 mesi dopo l’intervento:
Controllo e Rx
1 anno dopo l’intervento:
Controllo e Rx
Controllo e Rx a 2 anni, 5 anni, 10 anni, 15 anni, 20 anni. Prima se problemi.
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Sono un chirurgo ortopedico con esperienza internazionale, specializzato in chirurgia personalizzata dell’anca e del ginocchio e chirurgia traumatologica.
Dr. Gianmarco Vittorio Maria Regazzola
P.IVA 09878260968
C.F RGZGMR83H06F205Z
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