Sono interessate tutte le fasce di età, in particolar modo sportivi (sport ad alto impatto come rugby, calcio, football americano e pallacanestro) o persone che svolgono lavori usuranti.
La cartilagine articolare è una sorta di cuscinetto che ha il compito di favorire e facilitare lo scorrimento delle articolazioni del corpo umano. Ciò che la rende elastica sono le cellule condrali, chiamate condrociti, che fanno in modo che questo tessuto sia liscio e resistente ad ogni tipo di sollecitazione, come la pressione o la trazione. Serve per ammortizzare gli urti o i salti mentre si cammina o si corre.
Nelle patologie legate al ginocchio, la lesione condrale si manifesta con dolori a livello muscolare anche durante movimenti semplici, accompagnati da dolore all’articolazione, scricchiolii e limitazione del movimento. Se la porzione di cartilagine si distacca dall’osso, può bloccare il movimento dell’articolazione.
Quando il dolore è acuto e localizzato oppure quando si manifestano sintomi meccanici come scatti o il blocco articolare.
È sempre consigliata l’esecuzione di radiografie in carico, radiografia del ginocchio sintomatico in antroposteriore, latereale assiale di rotula e di Rosemberg*. Quando si sospetta una lesione condrale si può ricorrere ad esami specifici quali la Risonanza Magnetica* e in casi molto selezionati alla TC*.
Diminuire gli sforzi funzionali, assumere anti-infiammatori e anti-dolorifici su prescrizione del medio curante. Utilizzare stampelle o un bastone da passeggio per diminuire il carico articolare. Applicare ghiaccio sull’articolazione (non a contatto).
Per prevenire le lesioni delle cartilagini, bisogna praticare sport e fare esercizio, sempre in relazione all’età e alla capacità motorie, utilizzando attrezzatura sportiva e calzature adeguate per ammortizzare il carico articolare. Obesità e sovrappeso sono cause dirette dell’usura delle cartilagini per questo il peso andrebbe sempre tenuto sotto controllo con un’alimentazione bilanciata.
La cura per le lesioni condrali dipende dalla gravità dell’infortunio, che nel caso di un trauma medio-grave può richiedere la chirurgia. Come terapie conservative, nel caso in cui non siano danni gravi c’è il riposo, l’assunzione di farmaci anti infiammatori, l’infiltrazione di acido ialuronico, combinati a esercizi di fisioterapia.