Nell’intervento di protesi all’anca con accesso posteriore, il chirurgo effettua una incisione di circa 10/12 cm a livello gluteo, si procede alla sezione dei tessuti molli e alcuni muscoli vengono distaccati per poter arrivare all’articolazione. Si asporta quindi la testa femorale affetta da artrosi e dopo la preparazione dell’acetabolo e del femore si impianta la protesi. Prima di posizionare l’impianto in maniera definitiva, vengono fatte attente valutazioni dinamiche. La capsula viene quindi suturata e i muscoli distaccati vengono reinseriti con apposite suture. L’intervento si conclude con la sutura delle fasce muscolari e della cute.
Invasivo
Qualche ora dopo l’intervento, il paziente viene aiutato a deambulare grazie all’assistenza dei fisioterapisti in reparto e sin da subito è in grado di essere autonomo nell’igiene e nella cura del proprio corpo. Il giorno successivo all’intervento si rimuove il bendaggio e il paziente è in grado di camminare con le stampelle, salire e scendere le scale con l’aiuto dei fisioterapisti e in autonomia. Le dimissioni avvengono dopo 3-5 giorni dall’intervento e la fisioterapia viene eseguita in autonomia.
Le normali attività della vita quotidiana si riprendono nelle prime 3/6 settimane, mentre per il recupero totale il tempo necessario sono 3 mesi. Nelle prime settimane è molto importante assumere antidolorifici per controllare il dolore ed eseguire gli esercizi di fisioterapia, che accelerano il processo di guarigione. Il ritorno alla guida è consigliato dopo 6 settimane, così come il rientro al lavoro, fra le 6 e le 12 settimane. Sport come golf, bicicletta, tennis doppio, cicloergometro sono possibili fra le 12 e le 16 settimane.