Il nostro studio è dotato di protocollo anti-COVID.
Prima di osservare l’intervento di protesi al ginocchio personalizzata, è doveroso aprire una parentesi sulle più recenti e innovative tecniche sviluppate in chirurgia grazie all’utilizzo di robot. La chirurgia robotica consente una estrema personalizzazione della procedura chirurgica, che si basa sulle caratteristiche del singolo paziente, con una maggiore precisione nel posizionare le componenti, una drastica riduzione degli errori di posizionamento della protesi al ginocchio, con una maggiore possibilità di buona riuscita dell’intervento e un risparmio del tessuto osseo sano e dei tessuti molli circostanti. Gli impianti protesici vengono posizionati con una maggiore accuratezza ed elevata precisione per un migliore allineamento dell’arto e del bilanciamento legamentoso, che si traducono in maggiore durata dell’impianto e della soddisfazione del paziente.
Il sistema robotizzato permette di impiantare sia le protesi totali, la protesi mono-compartimentale mediale e laterale e la protesi femoro-rotulea.
Nell’intervento di protesi totale al ginocchio si pratica un’incisione chirurgica sul ginocchio, mentre vengono applicati alla gamba e alla coscia i sensori per la navigazione robotizzata.
Il chirurgo registra la tensione dei legamenti attraverso l’applicazione di forze al ginocchio lungo un arco di movimento di flessione ed estensione. Sulla base della ricostruzione tridimensionale (3D) e dello studio cinematico del ginocchio, si posiziona la protesi: il robot interviene nell’esecuzione dei tagli femorali e tibiali permettendo un posizionamento ottimale, con un margine di errore inferiore a 0.5 mm.
L’intervento viene eseguito, se possibile, in anestesia spinale, che limita il sanguinamento e facilita la ripresa post operatoria.
Invasivo
Il paziente è in grado di alzarsi e di camminare già a 4 ore dall’intervento, seguendo il protocollo Fast Track, e la degenza ha una durata di 2-5 giorni. Nelle fasi iniziali della ripresa si utilizzano due stampelle per facilitare la camminata, quindi una stampella sola o un bastone per poi tornare a camminare in autonomia nell’arco di poco tempo.
Nelle settimane successive all’intervento, la fisioterapia è fondamentale per ottenere un miglior risultato, da combinare con l’assunzione di antidolorifici per controllare il dolore e poter eseguire in maniera corretta gli esercizi riabilitativi.
Le attività del quotidiano si recuperano in 3-6 settimane di tempo, con una riduzione completa del dolore dopo le prime 6-12 settimane. Si torna a una buona buona funzionalità in tre mesi, ma per un recupero ottimale sono necessari 12-18 mesi.
ARTROSI SEVERA GINOCCHIO DESTRO
PROTESI TOTALE GINOCCHIO DESTRO
ARTROSI SEVERA GINOCCHIO DESTRO
PROTESI TOTALE GINOCCHIO DESTRO
Nell’intervento di protesi totale al ginocchio si pratica un’incisione chirurgica sul ginocchio, mentre vengono applicati alla gamba e alla coscia i sensori per la navigazione robotizzata.
Il chirurgo registra la tensione dei legamenti attraverso l’applicazione di forze al ginocchio lungo un arco di movimento di flessione ed estensione. Sulla base della ricostruzione tridimensionale (3D) e dello studio cinematico del ginocchio, si posiziona la protesi: il robot interviene nell’esecuzione dei tagli femorali e tibiali permettendo un posizionamento ottimale, con un margine di errore inferiore a 0.5 mm.
L’intervento viene eseguito, se possibile, in anestesia spinale, che limita il sanguinamento e facilita la ripresa post operatoria.
Invasivo
Il paziente è in grado di alzarsi e di camminare già a 4 ore dall’intervento, seguendo il protocollo Fast Track, e la degenza ha una durata di 2-5 giorni. Nelle fasi iniziali della ripresa si utilizzano due stampelle per facilitare la camminata, quindi una stampella sola o un bastone per poi tornare a camminare in autonomia nell’arco di poco tempo.
Nelle settimane successive all’intervento, la fisioterapia è fondamentale per ottenere un miglior risultato, da combinare con l’assunzione di antidolorifici per controllare il dolore e poter eseguire in maniera corretta gli esercizi riabilitativi.
Le attività del quotidiano si recuperano in 3-6 settimane di tempo, con una riduzione completa del dolore dopo le prime 6-12 settimane. Si torna a una buona buona funzionalità in tre mesi, ma per un recupero ottimale sono necessari 12-18 mesi.
ARTROSI MEDIALE
PROTESI PARZIALE MEDIALE
Si parla di intervento di protesi mono-compartimentale di ginocchio, quando la sostituzione del ginocchio è parziale, nella maggior parte dei casi mediale, molto più rara nella parte laterale e nell’articolazione patello-femorale. Questo tipo di intervento è consigliato quando l’artrosi è localizzato in un solo compartimento del ginocchio e i rimanenti sono in buono stato. L’intervento è finalizzato a una risoluzione del dolore e a restituire una buona funzionalità al ginocchio per molti anni.
Il posizionamento della protesi mono-compartimentale avviene in anestesia spinale, con l’utilizzo di un sistema robotizzato che permette al chirurgo di posizionare in maniera precisa e ottimale le componenti protesiche, rispettando l’anatomia del paziente e la tensione dei legamenti.
L’obiettivo è quello di restituire al ginocchio una condizione di mobilità e funzionalità pre-artrosica. Il chirurgo pratica un’incisione longitudinale di circa 8-12 cm al centro del ginocchio. Il programma robotizzato viene preparato e settato sul paziente in modo da creare una ricostruzione tridimensionale (3D) del ginocchio. A questo punto il chirurgo posiziona le componenti con un’elevata accuratezza e un margine di errore inferiore al millimetro. Dopo l’esecuzione dei tagli ossei, si inseriscono le componenti protesiche. Rispetto alla protesi totale, la protesi mono-compartimentale richiede una incisione chirurgica più piccola (mini-invasiva), una minore perdita di sangue, meno dolore e un recupero più rapido.
Invasivo
Il paziente è in grado di alzarsi e di camminare già a 4 ore dall’intervento, seguendo il protocollo Fast Track, e la degenza ha una durata di 2-4 giorni. Nelle fasi iniziali della ripresa si utilizzano due stampelle per facilitare la camminata, quindi una stampella sola o un bastone per poi tornare a camminare in autonomia nell’arco di poco tempo.
Nelle settimane successive all’intervento, la fisioterapia è fondamentale per ottenere un miglior risultato, da combinare con l’assunzione di antidolorifici per controllare il dolore e poter eseguire in maniera corretta gli esercizi riabilitativi.
Le attività del quotidiano si recuperano in 3-6 settimane di tempo, con una riduzione completa del dolore dopo le prime 6-12 settimane. Si torna a una buona buona funzionalità in tre mesi, ma per un recupero ottimale sono necessari 12-18 mesi.
ARTROSI MEDIALE
PROTESI PARZIALE MEDIALE
Si parla di intervento di protesi mono-compartimentale di ginocchio, quando la sostituzione del ginocchio è parziale, nella maggior parte dei casi mediale, molto più rara nella parte laterale e nell’articolazione patello-femorale. Questo tipo di intervento è consigliato quando l’artrosi è localizzato in un solo compartimento del ginocchio e i rimanenti sono in buono stato. L’intervento è finalizzato a una risoluzione del dolore e a restituire una buona funzionalità al ginocchio per molti anni.
Il posizionamento della protesi mono-compartimentale avviene in anestesia spinale, con l’utilizzo di un sistema robotizzato che permette al chirurgo di posizionare in maniera precisa e ottimale le componenti protesiche, rispettando l’anatomia del paziente e la tensione dei legamenti.
L’obiettivo è quello di restituire al ginocchio una condizione di mobilità e funzionalità pre-artrosica. Il chirurgo pratica un’incisione longitudinale di circa 8-12 cm al centro del ginocchio. Il programma robotizzato viene preparato e settato sul paziente in modo da creare una ricostruzione tridimensionale (3D) del ginocchio. A questo punto il chirurgo posiziona le componenti con un’elevata accuratezza e un margine di errore inferiore al millimetro. Dopo l’esecuzione dei tagli ossei, si inseriscono le componenti protesiche. Rispetto alla protesi totale, la protesi mono-compartimentale richiede una incisione chirurgica più piccola (mini-invasiva), una minore perdita di sangue, meno dolore e un recupero più rapido.
Invasivo
Il paziente è in grado di alzarsi e di camminare già a 4 ore dall’intervento, seguendo il protocollo Fast Track, e la degenza ha una durata di 2-4 giorni. Nelle fasi iniziali della ripresa si utilizzano due stampelle per facilitare la camminata, quindi una stampella sola o un bastone per poi tornare a camminare in autonomia nell’arco di poco tempo.
Nelle settimane successive all’intervento, la fisioterapia è fondamentale per ottenere un miglior risultato, da combinare con l’assunzione di antidolorifici per controllare il dolore e poter eseguire in maniera corretta gli esercizi riabilitativi.
Le attività del quotidiano si recuperano in 3-6 settimane di tempo, con una riduzione completa del dolore dopo le prime 6-12 settimane. Si torna a una buona buona funzionalità in tre mesi, ma per un recupero ottimale sono necessari 12-18 mesi.
In casi rari, l’artrosi si può formare esclusivamente nel comparto anteriore del ginocchio, e quando si manifesta in forma avanzata si consiglia una protesi parziale della parte anteriore del femore (troclea) e della rotula.
L’intervento, eseguito in anestesia spinale o generale, utilizza la tecnica robotica per posizionare in modo accurato e personalizzato la componente femorale, rispettando l’anatomia del paziente.
Il chirurgo pratica un’incisione longitudinale anteriore ad ginocchio di 10 centimetri, mentre il sistema computerizzato viene settato ed esegue una mappatura del ginocchio del paziente, ricostruendolo tridimensionalmente (3D) in tempo reale. Il chirurgo posiziona quindi la componente femorale, che viene ancorata all’osso con cemento. Vengono rimosse solo la parte di osso e di cartilagine usurati e la rotula viene protesizzata con un bottone di materiale plastico. I tessuti vengono infine suturati per piani anatomici. Il protocollo prevede l’iniezione peri-articolare di anestetico locale e altri farmaci per diminuire il dolore postoperatorio e diminuire le perdite ematiche.
Invasivo
Al termine dell’intervento, l’arto operato viene bendato e, appena possibile, il paziente viene trasferito in reparto, per iniziare la parte postoperatorio del percorso Fast Track, che include la radiografia di controllo e la riabilitazione. La dimissione avviene 2-5 giorni dopo l’intervento. Il protocollo riabilitativo utilizza dispositivi dedicati quali Kinetec, e l’assistenza dei fisioterapisti alla camminata: la deambulazione viene inizialmente aiutata con due stampelle, per passare, nell’arco di un paio di settimane, all’ausilio di una sola stampella o bastone, fino a camminare senza nessun supporto. Viene consigliato l’utilizzo di analgesici per controllare il dolore.
PRE-OPERATORIO
POST-OPERATORIO
PRE-OPERATORIO
POST-OPERATORIO
In casi rari, l’artrosi si può formare esclusivamente nel comparto anteriore del ginocchio, e quando si manifesta in forma avanzata si consiglia una protesi parziale della parte anteriore del femore (troclea) e della rotula.
L’intervento, eseguito in anestesia spinale o generale, utilizza la tecnica robotica per posizionare in modo accurato e personalizzato la componente femorale, rispettando l’anatomia del paziente.
Il chirurgo pratica un’incisione longitudinale anteriore ad ginocchio di 10 centimetri, mentre il sistema computerizzato viene settato ed esegue una mappatura del ginocchio del paziente, ricostruendolo tridimensionalmente (3D) in tempo reale. Il chirurgo posiziona quindi la componente femorale, che viene ancorata all’osso con cemento. Vengono rimosse solo la parte di osso e di cartilagine usurati e la rotula viene protesizzata con un bottone di materiale plastico. I tessuti vengono infine suturati per piani anatomici. Il protocollo prevede l’iniezione peri-articolare di anestetico locale e altri farmaci per diminuire il dolore postoperatorio e diminuire le perdite ematiche.
Invasivo
Al termine dell’intervento, l’arto operato viene bendato e, appena possibile, il paziente viene trasferito in reparto, per iniziare la parte postoperatorio del percorso Fast Track, che include la radiografia di controllo e la riabilitazione. La dimissione avviene 2-5 giorni dopo l’intervento. Il protocollo riabilitativo utilizza dispositivi dedicati quali Kinetec, e l’assistenza dei fisioterapisti alla camminata: la deambulazione viene inizialmente aiutata con due stampelle, per passare, nell’arco di un paio di settimane, all’ausilio di una sola stampella o bastone, fino a camminare senza nessun supporto. Viene consigliato l’utilizzo di analgesici per controllare il dolore.
L’intervento di protesi totale con navigazione computerizzata viene eseguito in anestesia spinale o generale. Il chirurgo esegue una incisione longitudinale al centro del ginocchio e vengono posizionati dei sensori a livello del femore e della tibia. Dopo il set-up del sistema robotizzato si esegue la mappatura delle superfici articolari del femore e della tibia per ottenere una ricostruzione tridimensionale.
Durante l’intervento viene rimossa la cartilagine e l’osso danneggiato dal femore, dalla tibia e dalla rotula che sono sostituiti con una protesi artificiale in lega di metallo, fissate con il cemento. Un inserto in materiale plastico (polietilene) viene posizionata tra la tibia e il femore e il sistema robotizzato mostra al chirurgo in tempo reale tutti i parametri e dati per ottenere un risultato di elevata precisione. La rotula viene sostituita con un bottone sempre in materiale plastico. Al termine della procedura, i sensori vengono rimossi, i tessuti e la cute vengono suturati per piani anatomici.
Invasivo
Il paziente è in grado di alzarsi e di camminare già a 4 ore dall’intervento, seguendo il protocollo Fast-track*, e la degenza ha una durata di 2-5 giorni. Nelle fasi iniziali della ripresa si utilizzano due stampelle per facilitare la camminata, quindi una stampella sola o un bastone per poi tornare a camminare in autonomia nell’arco di poco tempo.
Nelle settimane successive all’intervento, la fisioterapia è fondamentale per ottenere un miglior risultato, da combinare con l’assunzione di antidolorifici per controllare il dolore e poter eseguire in maniera corretta gli esercizi riabilitativi.
Le attività del quotidiano si recuperano in 3-6 settimane di tempo, con una riduzione completa del dolore dopo le prime 6-12 settimane. Si torna a una buona buona funzionalità in tre mesi, ma per un recupero ottimale sono necessari 12-18 mesi.
Chirurgia altamente personalizzata, maggiore precisione nel posizionamento dei componenti e riduzione del margine di errore sono alla base degli interventi di chirugia robotica.
Si esegue una accurata valutazione clinica del paziente e si visionano gli esami radiologici. Se fossero necessari esami di approfondimento, viene fissata al paziente una seconda visita.
Si informa il paziente del tipo di intervento, delle tempistiche di ricovero. Viene messo in lista d’attesa e verrà contattato dalla segreteria di dipartimento.
Il paziente si reca in ospedale. Dovrà portare con se gli effetti personali, biancheria intima, pigiama, ecc.
Dovrà essere a digiuno dalla mezzanotte.
Il paziente verrà accompagnato in sala operatoria dove verrà eseguita l’anestesia e l’intervento chirurgico. Al termine verrà tenuto in osservazione per qualche tempo in recovery room e poi verrà trasferito nella propria stanza in reparto e inizia il protocollo Fast Track.
In media da 3 a 5 giorni. La dimissione avviene presso il proprio domicilio nella maggior parte dei casi. In casi selezionati il paziente viene inviato in un centro di riabilitazione.
Si prosegue la fisioterapia come indicata in reparto, si utilizzano le stampelle per camminare, si esegue la profilassi per la trombosi venosa profonda (TVP) per 35 giorni.
7-10 giorni dalla demissione: Prima medicazioni.
20 giorni dopo l’intervento: Rimozione punti di sutura.
6 settimane dopo l’intervento: Controllo e Raggi X
3 mesi dall’intervento:
Controllo e rx
1 anno dall’intervento:
Controllo e rx
Controllo e rx a 2 anni, 5 anni, 10 anni, 15 anni, 20 anni.
Prima se problemi.
Sono un chirurgo ortopedico con esperienza internazionale, specializzato in chirurgia personalizzata dell’anca e del ginocchio e chirurgia traumatologica.
Dr. Gianmarco Vittorio Maria Regazzola
P.IVA 09878260968
C.F RGZGMR83H06F205Z
Dr. Gianmarco Vittorio Maria Regazzola
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